più antichi resti di Emys orbicularis in Liguria sono stati rinvenuti nel Würmiano inferiore della Grotta del Principe a Grimaldi (IM). Analizzando i dati raccolti nel corso della preparazione dell’Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Liguria, Andreotti (1994) riporta l’esistenza - 15 km ad est di Albenga, nel sito delle Arene Candide presso Finale Ligure (SV) - di un sito preistorico nel quale vennero trovati alcuni resti di testuggini palustri. Anche nel sito neolitico di Fenestrelle (Varazze, SV) è stato rinvenuto un reperto attribuito ad Emys orbicularis, attualmente conservato presso il Museo Archeologico di Alpicella (Varazze). Un reperto dell’Età del Bronzo, datato fra il XVIII ed il XVII secolo a.C., conservato presso il museo archeologico di Finale Ligure, risulta ricavato da un frammento di carapace di Emys orbicularis, rinvenuto nella Caverna dell’Acqua a Sant’Antonino, nel Comune di Finale Ligure. Andreotti (1994) sottolinea l’assenza di dati storici anteriori al XX secolo e la scarsità di segnalazioni recenti: a questo proposito, cita alcuni esemplari conservati facenti parte delle collezioni del Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” di Genova, raccolti negli anni ‘60 nella Piana di Albenga e nel rio Torsero (SV). Un carapace è conservato presso il “Natural History Museum” di Londra e tre esemplari sono conservati presso il “Senckenberg Museum” di Francoforte. L’assenza completa di segnalazioni nelle ultime tre decadi del XX secolo porta Andreotti a concludere che “la ricerca condotta per la realizzazione dell’Atlante sembra dimostrare che la testuggine palustre sia virtualmente estinta in Liguria, anche se individui isolati potrebbero ancora trovarsi alla foce del fiume Centa”. |