e dune sabbiose e le zone umide costiere rappresentano gli unici ambienti completamente cancellati dalla carta geografica della Liguria a causa dell'antropizzazione dei litorali. Mentre per le dune non esistono le condizioni per interventi di ripristino ambientale (tutte le spiagge liguri soffrono di una pressione antropica eccessiva), è ancora possibile invertire la tendenza che ha portato alla perdita degli ecosistemi d'acqua dolce stagnante costieri, per lo meno nell'area che ne era più ricca: la Piana d'Albenga.
Recentemente è stata proposta l’istituzione di un nuovo SIC finalizzato alla tutela di questi habitat (tra cui gli “stagni temporanei mediterranei”, considerati habitat prioritari dalla Direttiva 92/43/CEE) nei Comuni di Garlenda e Villanova d’Albenga e, in particolare alla conservazione della relitta popolazione di testuggine palustre (Emys orbicularis) dell’Albenganese.
Questa specie, considerata a rischio di estinzione e compresa nella Red List
IUCN, è inclusa nell’Allegato II (Specie di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di Zone Speciali di Conservazione) e nell’Allegato IV (Specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa) della Direttiva 92/43/CEE, recepita con D.P.R. 357/97; risulta altresì inclusa nell’Allegato II (Specie di fauna rigorosamente protette) della Convenzione di Berna, recepita con Legge n.503/81 e particolarmente protetta ai sensi della L.R. n. 4/92 “Tutela della fauna minore”.
La testuggine palustre, almeno fino agli anni ’60, era tanto comune in tutti gli ambienti d’acqua stagnante della Piana di Albenga, quanto sconosciuta nel resto della Regione Liguria. Le bonifiche, la captazione d’acqua per uso irriguo e l’utilizzo di pesticidi e diserbanti hanno rapidamente portato questa specie sull’orlo dell’estinzione: fino a nove anni fa ritenuta del tutto estinta, la testuggine
dell’Albenganese è stata riscoperta nel 1994 dall’Acquario di Genova ed è stata in seguito oggetto di un programma di conservazione volto a ripristinare almeno una parte degli habitat e delle popolazioni naturali di questa specie.
La strategia di intervento portata finora avanti dai vari partner del progetto – Provincia di Savona, Università di Genova, Acquario di Genova, Comunità Montana “Ingauna”, Corpo Forestale dello Stato, Pro Natura Genova, WWF – ha riguardato principalmente il recupero di esemplari autoctoni di testuggini palustri, la loro riproduzione in cattività in condizioni seminaturali, il monitoraggio delle popolazioni in natura, la sensibilizzazione degli abitanti e delle amministrazioni locali e le indagini tassonomiche. Proprio queste ultime hanno evidenziato che la popolazione di testuggini dell’Albenganese mostra caratteri unici che ne giustificano pienamente l’attribuzione ad una nuova sottospecie: quest’ultima rappresenta il primo vertebrato endemico della Liguria.
La Regione Liguria ha finanziato questo progetto di studio e di conservazione nell’ambito dei Fondi Strutturali della Comunità Europea Docup Obiettivo 2 per la valorizzazione della Rete Natura 2000.
La azioni del progetto sono mirate a:
· valorizzare gli habitat umidi ad alto livello di biodiversità dei pSIC
dell’albenganese;
· migliorare la fruibilità di queste aree protette nell’ambito di programmi di educazione ambientale e di
ecoturismo;
· diffondere le conoscenze inerenti le aree umide mediterranee e le specie a rischio di estinzione;
· sensibilizzare e informare le istituzioni locali, il mondo scientifico, della scuola, dei “media”;
· potenziare le attività di riproduzione in cattività della testuggine palustre dell’Albenganese ai fini di interventi di ripopolamento nei pSIC vocati alla specie;
· valorizzare le potenzialità didattiche e comunicative del programma di riproduzione in cattività e di conservazione della testuggine palustre;
I motivi di interesse di questo progetto sono molteplici:
· per la prima volta, almeno a livello regionale, si attua un progetto organico di conservazione per una specie a grave rischio di estinzione;
· la popolazione ingauna di testuggine palustre (nuova sottospecie di Emys orbicularis in corso di descrizione) è l'unico vertebrato endemico della Liguria e mantiene, purtroppo, un altro primato, essendo certamente il vertebrato a maggior rischio d'estinzione in Liguria: il monitoraggio capillare di tutti i nuclei di testuggini conosciuti ha portato all’ individuazione di soli 25 esemplari ancora presenti in natura!
· è un classico esempio di effetto scudo: una sola specie - la testuggine palustre - fa da scudo a tutto l'ecosistema in quanto, per tutelare essa, è necessario conservare e ripristinare l'intero ecosistema;
· il progetto dispone di un'enorme base di lavoro consolidata durante gli ultimi otto anni (è dal 1996 che i partner del programma di conservazione si occupano della popolazione di testuggine palustre dell’Albenganese e del loro habitat);
· per i suddetti motivi, le ricadute in termini di immagine degli enti coinvolti e di educazione ambientale del pubblico sono considerevoli. |